Nevrosi

Il nevrotico vive tra due alternative, di orgoglio e di disprezzo di sé, di modo che una ferita inferta all’orgoglio lo precipita negli abissi del disprezzo di sé stesso.

(Karen Horney, Nevrosi e sviluppo della personalità, 1950)


Con il termine nevrosi, si indicano una serie di disturbi generati da conflitti interni, inconsci, che provocano un netto malessere nel soggetto. I sintomi che caratterizzano le nevrosi sono comuni (paura, angoscia, depressione dell’umore, delle funzioni sessuali..) altri sono peculiari (fobie, ossessioni, equivalenti psicosomatici). I sintomi nevrotici sono “egodistonici”, cioè provocano sofferenza nel soggetto, ma lasciano intatto e non compromesso il rapporto del soggetto con la realtà.

La psicoanalisi deve molto alle nevrosi, fu proprio una nota categoria di nevrotiche “le isteriche” a far notare a Freud l’importanza della “talking cure”: parlando e riportando alla memoria esperienze traumatiche passate i sintomi isterici che affliggevano il corpo scomparivano. Le nevrosi hanno dimostrato che chi è sofferente ha necessità di parlare della propria sofferenza ma non ad uno qualunque, bensì con uno specialista che possa permettere al soggetto di parlare liberamente e senza sentirsi giudicato. Il lavoro verte sull’elaborazione dei conflitti inconsci che “premono” e che il soggetto non riesce a gestire finendo per esserne in balia senza nemmeno accorgersene, rendendo affrontabili e gestibili quelle ansie che prima lo soffocavano.